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 Ii risconti
Prof. Umberto Conticiani

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Le scritture di rettifica:

Attraverso le scritture di rettifica si rinviano al futuro esercizio componenti positivi e negativi di reddito che si sono manifestati nell’esercizio, e quindi sono stati in precedenza rilevati in contabilità, ma sono di competenza degli esercizio futuri.

Si tratta, contabilmente, di un giroconto: togliere dai conti interessati accesi al reddito di esercizio, quegli importi che non sono di competenza dell‘esercizio trascorso e metterli in un conto che accoglie costi o ricavi che riguardano l’esercizio futuro (costi sospesi: risconti attivi e ricavi sospesi: risconti passivi).

Prima di passare allo svolgimento di alcuni esempi facciamo un po’ di chiarezza sul significato dei termini:

I RISCONTI ATTIVI

RISCONTO ATTIVO = Costo sospeso = costo che riguarda il futuro esercizio

E’ una quota di costo che pur essendo stata rilevata in contabilità nell’esercizio appena trascorso riguarda l’esercizio futuro: e’ un elemento del patrimonio in quanto relativo ad un fattore produttivo non ancora utilizzato.

Esempio 1:

In data 1 novembre abbiamo ottenuto il rinnovo totale di un effetto di € 4.000 firmando un nuovo effetto scadente il 31 gennaio di € 4.120, la differenza 120 costituiscono interessi sulla dilazione ottenuta.

N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla data dell’operazione che è la seguente:

01 novembre

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/11/n

CAMBIALI PASSIVE var. fin. attiva

4.000

01/11/n

INTERESSI PASSIVI var. ec. negativa

120

01/11/n

CAMBIALI PASSIVE var. fin. passiva

4.120

Conti

CAMBIALI PASSIVE

 

INTERESSI PASSIVI

 

CAMBIALI PASSIVE

4.000

   

120

      4.120
     

dal 1.11.n al 31.1.n+1

       

Abbiamo evidenziato solo il conto "INTERESSI PASSIVI" perchè bisogna concentrarci solo sul conto acceso al costo generato dalla operazione descritta.

31 dicembre

Come si evince nel conto interessi passivi ci sono in DARE € 120 che sono gli interessi che vanno dal 01.11. trascorso al 31.01 del prossimo anno. Troppi!!! Gli interessi di gennaio, non riguardano l’esercizio trascorso e devono essere tolti dal conto interressi passivi e girati in un conto acceso ai costi futuri RISCONTI ATTIVI.

Calcoliamo prima gli interessi di gennaio che sono quelli da togliere:

Sapendo che 120 sono gli interessi di 3 mesi basta dividere per 3 per trovare gli interessi di un mese che sono € 40

La scrittura sarà la seguente

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

31.12.n

RISCONTI ATTIVI interessi 1.1n+1 – 31.1.n+1

40

31.12.n

INTERESSI PASSIVI rinvio interessi non di competenza

40

Conti

CAMBIALI PASSIVE

 

INTERESSI PASSIVI

 

CAMBIALI PASSIVE

4.000

   

120

40     4.120
     

dal 1.11.n al 31.1.n+1

       

RISCONTI ATTIVI

40

 
   

Dopo la scrittura di assestamento il conto interessi passivi, rettificato, presenta una eccedenza DARE di 80 pari agli interessi di due mesi, novembre e dicembre, che sono quelli di competenza. Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto interessi passivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.

Esempio 2:

In data 01 agosto abbiamo pagato, con un assegno bancario, un premio di assicurazione annuo anticipato di € 3.600.

N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 01.08 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla data dell’operazione che è la seguente:

01 agosto

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/8/n

PREMI ASS.NE var. ec. negativa

3.600

01/8/n

BANCA c.c. var. fin. passiva

3.600

Conti

PREMI ASS.NE

 

BANCA c.c.

3.600

      3600

dal 1/8/n al 31/7/n+1

       

31 dicembre

Come si evince nel conto premi assicurazione ci sono in DARE € 3.600 che sono il premio che va dal 01.08 trascorso al 31.07 del prossimo anno. Troppi!!! Il premio da gennaio a luglio n+1, non riguarda l’esercizio trascorso e deve essere tolto dal conto premi di assicurazione e girato in un conto acceso ai costi futuri RISCONTI ATTIVI.

Calcoliamo prima il premio da togliere che è quello che va dal 01.01.n+1 al 31.07.n+1: 7 mesi di premio

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

31/12/n

RICONTI ATTIVI premio 1.1n+1 – 31.7.n+1

2.100

31/12/n

PREMI ASS.NE rinvio premio non di competenza

2.100

Conti

PREMI ASS.NE

BANCA c.c.

 

RISCONTI ATTIVI

3.600

2.100

  3600  

2.100

 

dal 1/8/n al 31/7/n+1

01/01/n+1 – 31/7/n+1          

Dopo la scrittura di assestamento il conto premi di assicurazione, rettificato, presenta una eccedenza DARE di 1.500 pari al premio di 5 mesi, da agosto a dicembre anno n, che è quello di competenza. Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto premi di assicurazione rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.

I RISCONTI PASSIVI

RISCONTO PASSIVO = Ricavo sospeso = ricavo che riguarda il futuro esercizio

E’ una quota di ricavo che pur essendo stata rilevata in contabilità nell’esercizio appena trascorso riguarda l’esercizio futuro: e’ un elemento del patrimonio, una passività, in quanto relativo ad un servizio che al 31.12 è ancora da fornire a terzi: quasi un debito in natura.

Esempio 1:

In data 01 febbraio abbiamo dato in affitto dei locali, ad uso ufficio, al canone annuo di € 24.000 da incassare e fatturare (in esenzione IVA) anticipatamente all’inizio di ogni quadrimestre.

N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere le rilevazioni effettuate durante l’anno:

Se il canone annuo è di € 24.000, ogni 4 mesi incasseremo € 8.000 facendo le seguenti rilevazioni

01 febbraio

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/2/n

FITTI ATTIVI var. ec. positiva

8.000

01/2/n

BANCA c.c. var. fin. attiva

8.000

01 giugno

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/6/n

FITTI ATTIVI var. ec. positiva

8.000

01/6/n

BANCA c.c. var. fin. attiva

8.000

01 ottobre

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/10/n

FITTI ATTIVI var. ec. positiva

8.000

01/10/n

BANCA c.c. var. fin. attiva

8.000

Conti al 31 dicembre anno n

 

BANCA c.c.

 

FITTI ATTIVI

8.000

      8.000

8.000

      8.000

8.000

      8.000

31 dicembre

Come si può notare nel conto fitti attivi ci sono in AVERE 24.000 che sono i fitti che vanno dal 01.02. trascorso al 01.02 del prossimo anno. Troppi!!! I fitti di gennaio non riguardano l’esercizio trascorso e devono essere tolti dal conto fitti attivi e girati in un conto acceso ai ricavi futuri RISCONTI PASSIVI.

Calcoliamo prima i fitti di gennaio che sono quelli da togliere:

Sapendo che il canone annuo è di € 24.000 per trovare il canone di un mese per 12. (2.000)

La scrittura sarà la seguente

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

31/12/n

RICONTI PASSIVI fitto gennaio n+1

2.000

31/12/n

FITTI ATTIVI rinvio ricavo non di competenza

2.000

Conti

FITTI ATTIVI

 

BANCA c.c.

 

RISCONTI PASSIVI

2.000

8.000

   

8.000

    2.000
 

8.000

   

8.000

     
 

8.000

   

8.000

     

Dopo la scrittura di assestamento il conto fitti attivi, rettificato, presenta una eccedenza AVERE di € 22.000 pari all’affitto di 11 mesi, da febbraio a dicembre, che è quello di competenza. Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto fitti attivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.

Esempio 2:

In data 1 novembre giunge a scadenza un nostro credito di € 2.920 verso un cliente che ci chiede una dilazione di 3 mesi (fino al 31 gennaio del prossimo anno) contro pagamento di interessi. Lo stesso primo novembre il cliente provvede a pagarci, in contanti, anticipatamente tutti gli interessi che sono € 300.

N.B. Per capire la scrittura da effettuare al 31.12 bisogna conoscere la rilevazione effettuata alla data dell’operazione che è la seguente:

01 novembre

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

01/11/n

DENARO IN CASSA var. fin. attiva

300

01/11/n

INTERESSI ATTIVI var. ec. positiva

300

Conti

DENARO IN CASSA  

INTERESSI ATTIVI

300

      300
       

dal 1/11/n al 31/1/n+1

31 dicembre

Come si evince nel conto interessi attivi ci sono in AVERE € 300 che sono gli interessi che vanno dal 01.11. trascorso al 31.01 del prossimo anno. Troppi!! Gli interessi di gennaio, non riguardano l’esercizio trascorso e devono essere tolti dal conto interessi attivi e girati in un conto acceso ai ricavi futuri RISCONTI PASSIVI.

Calcoliamo prima gli interessi di gennaio che sono quelli da togliere:

Sapendo che 300 sono gli interessi di 3 mesi basta dividere per 3 per trovare gli interessi di un mese che sono € 100

La scrittura sarà la seguente

Libro Giornale

Data

Denominazione conti e descrizione

DARE

AVERE

31/12/n

RICONTI PASSIVI interessi gennaio n+1

100

31/12/n

INTERESSI ATTIVI rinvio ricavo non di competenza

100

Conti

INTERESSI ATTIVI

 

DENARO IN CASSA

 

RISCONTI PASSIVI

100

300

 

300

      100

dal 1/1//n+1 al 31/1/n+1

dal 1/11/n al 31/1/n+1

           

Dopo la scrittura di assestamento il conto interessi attivi, rettificato, presenta una eccedenza AVERE di 200 pari agli interessi di due mesi, novembre e dicembre, che sono quelli di competenza. Questa è la prova che la scrittura di assestamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto interessi attivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.

CONCLUSIONI

Quando ci troviamo di fronte ad un problema di ratei o risconti bisogna procedere come segue:

    leggere ed analizzare attentamente il fatto di gestione;

    individuare il costo ( o il ricavo) cui dà origine il fatto in considerazione

    controllare (o immaginare) se al 31.12 il conto relativo a tale costo (o ricavo) contiene tutta e soltanto la quota di competenza fino al 31.12.

a questo punto abbiamo due possibilità:

    il mastro non contiene tutto il costo (o il ricavo) di competenza dell’esercizio trascorso, ma solo una parte: allora bisogna calcolare e aggiungere il costo (o il ricavo) mancante rilevando il relativo RATEO

    il mastro contiene non solo il costo di competenza dell’esercizio trascorso, ma anche una parte che riguarda l’esercizio futuro e quindi non di competenza. Occorre fare una rettifica. Bisogna calcolare la parte di costo (o di ricavo) che riguarda l’esercizio futuro, toglierla dal relativo conto e rilevare il relativo RISCONTO