I Risconti possono essere:
RISCONTO ATTIVO = Costo sospeso = costo che riguarda il futuro esercizioE’ una quota di costo che si è manifestato finanziariamente nell’esercizio appena trascorso, ma riguarda l’esercizio futuro: e’ un elemento del patrimonio in quanto relativo ad un fattore produttivo non ancora utilizzato. RISCONTO PASSIVO = Ricavo sospeso = ricavo che riguarda il futuro esercizioE’ una quota di ricavo che si è manifestato finanziariamente nell’esercizio appena trascorso ma riguarda l’esercizio futuro: e’ un elemento del patrimonio, una passività, in quanto relativo ad un servizio che al 31.12 è ancora da fornire a terzi: quasi un debito in natura. I RISCONTI ATTIVI Esempio 1: In data 1 novembre 2008 abbiamo stipulato con la Securpol un contratto di vigilanza per il ns. stabilimento. Contestualmente abbiamo pagato anticipatamente € 1.800 quale canone semestrale relativo al periodo novembre 2008 – aprile 2009. La Securpol ci ha rilasciato contestulmente la fattura. Il fatto appena descritto merita le seguenti considerazioni.
Ecco quindi che bisogna effettuare un duplice intervento:
Il prospetto del conto economico prima degli aggiustamenti:
Occorre calcolare la quota di competenza dell’esercizio 2009 e toglierla dalla situazione economica in quanto non di competenza e inserire il Risconto nella situazione patrimoniale. Il costo di sei mesi di € 1.800 si riferisce per due mesi (novembre e dicembre) all’esercizio 2008 e per quattro mesi (gennaio-febbraio-marzo-aprile) l’esercizio 2009. Calcoliamo la parte che riguarda il 2009 con la seguente proporzione. Si tenga presente che il canone di 1.800 si riferisce a mesi 6 e che i mesi di competenza del futuro esercizio sono 4.
da cui x= costo di competenza esercizio futuro = € 1.200
Situazione Patrimoniale ed economica dopo gli aggiustamenti
Esempio 2: In data 01 agosto 2008 abbiamo pagato, con un assegno bancario, un premio di assicurazione annuo anticipato di € 3.600.
Il fatto appena descritto merita le seguenti considerazioni.
Ecco quindi che bisogna effettuare un duplice intervento:
Il prospetto del conto economico prima degli aggiustamenti:
Il premio pagato il primo agosto va dal 01.08.2008 trascorso al 31.07.2009 . Il premio da gennaio a luglio 2009, non riguarda l’esercizio trascorso e deve essere tolto dalla situazione economica e inserito nella situazione patrimoniale come Risconto attivo. Calcoliamo prima il premio da togliere che è quello che va dal 01.01.2009 al 31.07.2009: 7 mesi di premio
Situazione dopo gli aggiustamenti
Dopo l’aggiustamento la voce di costo premi di assicurazione, presenta è di € 1.500 pari al premio di 5 mesi, da agosto a dicembre anno 2008, che è quello di competenza. Questa è l’aggiustamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto economico alla voce premi di assicurazione rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso. I RISCONTI PASSIVI Esempio 1: In data 01 ottobre abbiamo dato in affitto dei locali, ad uso ufficio, al canone quadrimestrale di € 8.000 da incassare e fatturare (in esenzione IVA) anticipatamente all’inizio di ogni quadrimestre. Il fatto appena descritto merita le seguenti considerazioni.
Ecco quindi che bisogna effettuare un duplice intervento: Togliere dalla situazione economica quella parte di ricavo che rigurda il futuro esercizio in quanto non di competenza. Inserire nella Situazione patrimoniale il relativo Risconto passivo, (Ricavo relativo ad un servizio non ancora fornito al 31/12. Situazione economica prima degli aggiustamenti
31 dicembre Come si può notare nella situazione economica, prima degli aggiustamenti, troviamo fra i ricavi anche l’affitto incassato il primo ottobre di € 8.000. Tale affitto riguarda i mesi di ottobre, novembre, dicembre, gennaio. Il fitto di gennaio non riguardano l’esercizio trascorso e deve essere tolti dai ricavi in quanto non di competenza e inserito nella situazione patrimoniale alla voce RISCONTI PASSIVI. Calcoliamo prima i fitti di gennaio che sono quelli da togliere: Sapendo che il canone quadrimestrale è di € 8.000 per trovare il canone di un mese basta dividere per 4 e ottenere € 2.000.
Situazione dopo gli aggiustamenti
Dopo l’aggiustamento la voce fitti attivi di competenza, è di € 6.000 pari all’affitto di 3 mesi, da ottobre a dicembre, che è quello di competenza. Questa è la prova che l’aggiustamento ha sortito il suo esito: fare in modo che alla voce fitti attivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso.
Esempio 2: In data 1 novembre giunge a scadenza un nostro credito di € 2.920 verso un cliente che ci chiede una dilazione di 3 mesi (fino al 31 gennaio del prossimo anno) contro pagamento di interessi. Lo stesso primo novembre il cliente provvede a pagarci, in contanti, anticipatamente tutti gli interessi che sono € 300.Il fatto appena descritto merita le seguenti considerazioni.
Ecco quindi che bisogna effettuare un duplice intervento: Togliere dalla situazione economica quella parte di ricavo che rigurda il futuro esercizio in quanto non di competenza. Inserire nella Situazione patrimoniale il relativo Risconto passivo, (Ricavo relativo ad un servizio non ancora fornito al 31/12).
Situazione economica prima degli aggiustamenti
Come si evince dal prospetto alla voce interessi attivi ci sono € 300 che sono gli interessi che si sono manifestati finanziariamente e che vanno dal 01.11. trascorso al 31.01 del prossimo anno. Gli interessi di gennaio, non riguardano l’esercizio trascorso e devono essere tolti dalla voce interessi attivi e riportati nella voce di patrimonio, relativa ai ricavi futuri, RISCONTI PASSIVI. Calcoliamo prima gli interessi di gennaio che sono quelli da togliere: Sapendo che 300 sono gli interessi di 3 mesi basta dividere per 3 per trovare gli interessi di un mese che sono € 100
Situazione dopo gli aggiustamenti
Dopo l’aggiustamento la voce interessi attivi di competenza, presenta un importo di € 200 pari agli interessi di due mesi, novembre e dicembre, che sono quelli di competenza. Questa è la prova che l’aggiustamento ha sortito il suo esito: fare in modo che nel conto interessi attivi rimanesse solo la parte di competenza dell’esercizio trascorso. CONCLUSIONI Su Ratei e Risconti Quando ci troviamo di fronte ad un problema di ratei o risconti bisogna procedere come segue:
a questo punto abbiamo due possibilità:
Importante: quando si lavora su ratei e risconti, indipendentemente dalla durata e dal tipo di contratto, bisogna prendere in considerazione soltanto la parte di costo o di ricavo la cui manifestazione finanziaria riguardal’esercizio appena trascorso e quello futuro (quota di costo o di ricavo a cavallo di due esercizi) |