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 Scritture assestamento, epilogo e chiusura
Prof. Umberto Conticiani

SCRITTURE DI INTEGRAZIONE E COMPLETAMENTO

GLI INTERESSI ATTIVI
IL  TFR
LE FATTURE DA RICEVERE
LE FATTURE DA EMETTERE

CREDITI E DEBITI DA LIQUIDARE
I FONDI IN CONTABILITA'
LA SVALUTAZIONE DEI CREDITI
ACCANTONAMENTI A FONDI RISCHI E ONERI

RATEI

SCRITTURE DI RETTIFICA

LE RIMANENZE FINALI
I RISCONTI ATTIVI E PASSIVI

AMMORTAMENTI

SCRITTURE DI EPILOGO E CHIUSURA

 

 

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Scritture di assestamento

Alla fine di un periodo amministrativo (di solito 31.12), occorre determinare il reddito di esercizio che è la risultante di:

 

RICAVI DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO

 
 

-

 
 

COSTI DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO

 
  =  
  REDDITO DI ESERCIZIO  

Attenzione, non tutti i costi e tutti i ricavi, ma solo quelli di competenza.

Durante l’esercizio, non ci siamo mai preoccupati della competenza economica; abbiamo registrato tutti i costi e tutti i ricavi che si sono manifestati finanziariamente indipendentemente dalla loro competenza economica.

Orbene alla fine dell’anno bisogna porvi rimedio e sistemare le cose in modo da poter disporre, ai fini della determinazione del reddito di esercizio, di tutti e soli costi e ricavi di competenza.

Per far questo bisogna fare tre tipi di intervento (scritture di assestamento):

    Scritture di integrazione e completamento
    servono ad aggiungere componenti positivi e negativi di reddito (costi e ricavi) che pur essendo di competenza non abbiamo mai rilevato in cantabilità perchè al 31.12 non si sono ancora manifestati finanziariamente

    Scritture di rettifica
    servono a stornare (togliere, rinviare al futuro) costi e ricavi che abbiamo rilevato in contabilità ma di competenza di esercizi futuri;

    Scritture di ammortamento
    servono ad imputare all’esercizio le quote di costi pluriennali;