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I flussi di cassa o di liquidità
I flussi finanziari di cassa hanno per oggetto le variazioni che in un dato periodo di tempo intervengono nel fondo costituito dal denaro in cassa, , presso banche, presso c.c. postali, assegni e talvolta anche titoli di pronto ed economico realizzo, considerando i c.c. sia attivi che passivi.
In questo tipo di analisi i flussi da prendere in considerazione sono le entrate e le uscite di mezzi liquidi o facilmente liquidabili.
e quindi sono variazioni non finanziarie solo quelle che interessano valori diversi dalle liquidità nette: tale variazioni sono pertanto da escludere.
L’area delle variazioni da escludere è molto più ampia di quella che caratterizza le analisi di flussi di CCN.
Es. 1 : alcune variazioni reddituali, come la svalutazione dei crediti, sono costi non monetari quando si analizzano i flussi di cassa. Es 2: un acquisto di materie prime o macchinari con regolamento differito a breve termine non genera flussi di cassa.
Tuttavia, pur con gli opportuni adattamenti, la tecnica dei flussi finanziari di cassa è sostanzialmente analoga a quella dei flussi di CCN, ma sul piano pratico è molto più complessa e richiede la conoscenza di informazioni che generalmente sono a disposizione dei soli analisti interni.
Ecco quindi che quanto esposto sarà approssimativo e sintetico.
Il flusso di liquidità viene determinato come segue:
Se prendiamo in considerazione il flusso di liquidità connesso alla gestione reddituale notiamo che:
diminuzioni di crediti e delle altre attività correnti si aggiungono al reddito netto perchè rappresentano dei maggiori incassi rispetto ai ricavi che hanno concorso a determinare il risultato economico di periodo; un ragionamento opposto vale per gli incrementi.
diminuzione dei debiti e delle altre passività correnti si sottraggono dal reddito netto perchè rappresentano maggiori uscite di mezzi monetari rispetto a quelli indicati nel conto economico; un ragionamento opposto va fatto per gli aumenti di debiti. |