Prof. Umberto Conticiani

I flussi di cassa o di liquidità

 

 

I flussi finanziari di cassa hanno per  oggetto le variazioni che in un dato periodo di tempo intervengono nel fondo costituito dal denaro in cassa, ,  presso banche, presso c.c. postali,  assegni e talvolta anche titoli di pronto ed economico realizzo, considerando i c.c. sia attivi che passivi.

 

In questo tipo di analisi i flussi da prendere in considerazione sono le entrate e le uscite di mezzi liquidi o facilmente liquidabili.

 

   

 

 

 

 

e quindi sono variazioni non finanziarie solo quelle che interessano valori diversi dalle liquidità nette: tale variazioni sono pertanto da escludere.

 

L’area delle variazioni da escludere è molto più ampia di quella che caratterizza le analisi di flussi di CCN.

 

Es. 1 : alcune variazioni reddituali, come la svalutazione dei crediti, sono costi non monetari quando si analizzano i flussi di cassa.

Es 2: un acquisto di materie prime o macchinari con regolamento differito a breve termine non genera flussi di cassa.

 

Tuttavia, pur con gli opportuni adattamenti, la tecnica dei flussi finanziari di cassa è sostanzialmente analoga a quella dei flussi di CCN, ma sul piano pratico è molto più complessa e richiede la conoscenza di informazioni che generalmente sono a disposizione dei soli analisti interni.

 

Ecco quindi che quanto esposto sarà approssimativo e sintetico.

 

Il flusso di liquidità viene determinato come segue:

 

 

RENDICONTO FINANZIARIO DELLE VARIAZIONI DI LIQUIDITA'

 

 

(Cash Flow Statement)

 

A

 

DISPONIBILITA' MONETARIA NETTA INIZIALE

 

B

 

FLUSSO DA ATTIVITA' DI ESERCIZIO

 

 

 

(Cash flow operativo)

 

 

 

Utile (perdita) netto di esercizio

 

 

+

amm.to immob. immateriali

 

 

+

amm.to immob. materiali

 

 

+

svalutazione di immobilizzazioni

 

 

+

altre svalutazioni delle immob.

 

 

-

rivalutazione di immobilizzazioni

 

 

+

minusvalenze da alienazione di immobilizzazioni

 

 

-

plusvalenze da alienazione di immobilizzazioni

 

 

+ (-)

Diminuzione (aumento) dei crediti a breve

 

 

+ (-)

Diminuzione (aumento) dei ratei e risconti attivi

 

 

+ (-)

Diminuzione (aumento) delle rimanenze

 

 

+ (-)

Aumento (diminuzione) del TFR e dei Fondi rischi e oneri

 

 

 

(al netto delle utilizzazioni di esercizio)

 

 

+ (-)

Aumento ( diminuzione) dei debiti a breve e dei ratei e risconti passivi

 

 

+ (-)

Aumento ( diminuzione) dei ratei e risconti passivi

 

C

 

FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO/DISINV.DI IMMOBILIZZAZIONI

 

-

Investimento in immobilizzazioni

 

 

 

Acquisizioni di attivo immobilizzato

 

 

 

Incremento di imm. per costruzioni e lavori interni

 

 

 

Concessione di finanziamenti attivi

 

 

+

Disinvestimenti di immobilizzazioni

 

 

 

Realizzo di investimenti

 

 

 

Rimborso di finanziamenti attivi

 

D

 

FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO

 

 

+

accensione di nuovi finanziamenti

 

 

 

(prestiti obbl. emessi, mutui passivi ottenuti)

 

 

+

Aumenti di cap. proprio a pagamento in denaro

 

 

+

Contributi in c.to capitale

 

 

-

Rimborso di finanziamenti passivi

 

 

-

Rimborso in denaro di cap. proprio ai soci

 

E

 

DISTRIBUZIONE DI UTILI (-)

 

F

 

FLUSSO MONETARIO NETTO DEL PERIODO B+/-C+/-D-E

 

G

 

DISPONIBILITA' MONETARIA NETTA FINALE

 

 

Se prendiamo in considerazione il flusso di liquidità connesso alla gestione reddituale notiamo che:

 

diminuzioni di crediti e delle altre attività correnti si aggiungono al reddito netto perchè rappresentano dei maggiori incassi rispetto ai ricavi che hanno concorso a determinare il risultato economico di periodo; un ragionamento opposto vale per gli incrementi.

 

diminuzione dei debiti e delle altre passività correnti si sottraggono dal reddito netto perchè rappresentano maggiori uscite di mezzi monetari rispetto a quelli indicati nel conto economico; un ragionamento opposto va fatto per gli aumenti di debiti.